Sardegna, una pista ciclabile lunga 2mila km
“Vogliamo presentare la Sardegna come l’isola della qualità della vita. All’interno di quest’ottica abbiamo deciso di puntare su un turismo attivo e sportivo, da praticare tutto l’anno”.
Nasce da questo presupposto il progetto di lanciare una pista ciclabile lunga 2mila chilometri, che si svilupperà in 42 itinerari distribuiti su tutto il territorio sardo. L’obiettivo è quello di portare sull’isola 20mila cicloturisti da tutto il mondo, nel corso dei prossimi tre anni, per affiancare all’offerta base (quella balneare) una serie di prodotti che riempiano le altre stagioni, non più soltanto quella estiva.
Lo ha raccontato a Huffington Post l’assessore regionale del Turismo e Artigianato Francesco Morandi. La Regione ha immediatamente investito nel progetto 15 milioni di euro (225 quelli preventivati per la realizzazione completa) e poiché ospiterà la partenza del 100esimo giro d’Italia, vuole sfruttare l’occasione per raccontare ai paesi di tutto il mondo che la Sardegna è terra per ciclisti.
“Il beneficio di questo investimento è duplice”, spiega l’assessore Morandi, “Innanzitutto questi 15 milioni immessi nel territorio di fatto genereranno occupazione. Ma il vantaggio più significativo arriverà col tempo nel settore turistico, già sold out nei mesi estivi. Puntiamo a ospitare 20mila cicloturisti nei prossimi tre anni, lavorando sui servizi e dando spazio ai privati che vogliono investire. Vogliamo rendere l’isola il luogo più interessante in Europa per praticare cicloturismo”.
La collaborazione tra Regione e associazioni ciclistiche locali, dice l’assessore, ha permesso di disegnare un impianto per le ciclovie adatto alle esigenze dei suoi fruitori e il dialogo proseguirà anche in futuro. Ma se non manca l’attenzione per i bisogni dei ciclisti, altrettanta ne viene riposta nella salvaguardia del territorio.
“Il tema della sostenibilità è centrale per la regione”, continua Morandi, “Qui è possibile trovare grande qualità ambientale e ottima qualità della vita, per questo abbiamo voluto realizzare un investimento coerente con il modello di sviluppo socioeconomico che abbiamo in mente. Puntare sulle ciclovie significa puntare su un’attività che supporta l’ambiente, per candidarci a essere una delle aree del pianeta maggiormente sostenibili”.
In questa battaglia si augurano di non essere lasciati soli: “Sui mercati internazionali non possiamo gareggiare senza il supporto delle altre regioni e il Made in Italy può essere competitivo nel campo della sostenibilità. Speriamo davvero che l’azione della Sardegna possa essere coordinata a livello nazionale. Ne trarremmo sicuramente tutti un grande beneficio”.
(Articolo tratto da http://www.huffingtonpost.it)